Ott 24

"Sono cento le famiglie che hanno l’Università nelle loro mani, cento clan accademici fatti di figli che salgono in cattedra per diritto ereditario, fratelli e sorelle che succedono inevitabilmente ai loro padri e ai loro zii, nipoti e cugini immancabilmente primi al pubblico concorso".  …. qui.

Secondo me è vero che l’approccio del Governo al mondo dell’Università in questo momento è superficiale e legato, quasi esclusivamente, a motivi di Bilancio (tagliam …. tagliam), ma l’Università in Italia è un disastro da anni: poca ricerca, poca trasparenza, potere in mano a una classe docente vecchia (età) e legata  vecchie regole, etc. Insomma una delle solite "cose italiane", come Sanità, AI, Alitalia, etc.

MI intristisco molto quando sento poi qualche giovane "illuminato" che dice: "che ci sto a fare in Italia, me ne vado all’estero"; non posso però dargli torto, anzi mi complimento per lucidità e coraggio. 

Vabbè, il discorso sull’Università si farebbe lungo; mi permetto solo di segnalare una iniziativa che, con umiltà e quasi zero budget, sta cercando di mettere insieme idee per l’Università del futuro in Italia ("Blog collettivo ideato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia per proporre nuovi modelli di ricerca universitaria.").

Good luck Ibridamenti, almeno voi siete ancora "puliti e innocenti".  

RLJ   

 

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Ott 23

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Bello l’ufficio con vista sul centro storico con campanile annesso;

unico problema è essere in con call quando suonano le campane 😉 

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Ott 21

Finalmente un po’ di riduzione nei prezzi del carburante.

Sicuramente una delle ragioni è il calo del prezzo del petrolio ma, secondo me, ce n’è anche un’altra: il calo del fatturato delle compagnie petrolifere nelle ultime settimane. Crisi finanziara, paure, timori o già pochi soldi in tasca e la pompa non tira più 😉

Logicamente non posso saperlo con precisione ma questa grande diligenza delle compagnie petrolifere ad adeguare velocemente il prezzo del carburante sinceramente mi soprende assai.

Vabbè, comunqu l’Agip è quella che al momento pare aver osato di più. QUI i prezzi.

Bye, RLJ 

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Ott 20

Allora, è possibile attivare una procedura di conciliazione con Poste Italiane in caso riteniate di aver subito un disservizio. La procedura di conciliazione prevede che Poste Italiane e un’associazione dei Consumatori (tra l’elenco che ha siglato questa intesa con Poste Italiane) trattino il vostro caso e arrivino alla definizione o meno di un rimborso. In caso non rimaniate insoddisfatti dall’esito della procedura di Conciliazione è sempre possibile andare poi per vie legali.  La procedura si può attivare in molti modi; io, ad esempio, oggi sono stato all’ufficio postale di Via Montevideo a Milano dove un Direttore dell’Ufficio, gentile, professionale e ben informato, mi ha spiegato cosa dovevo fare, ha estratto i dati dal sistema interno delle Poste per allegarli alla mia richiesta di conciliazione e mi ha domandato il numero di telefono per tenermi aggiornato sull’iter. Come noterete questa volta (caso abbastanza eccezionale) stiamo parlando bene di una cosa semi-statale; ne siamo particolarmente felici 😉
Non posso dire lo stesso del call center di Poste Italiane dove, seppur sempre cortesemente, hanno risposto n operatori (whaooo ….), hanno più o meno capito (yheaa ….), hanno preso in carico il caso (hippp …) per poi indirizzarlo alla competente Direzione che per sei mesi se ne è alta sbattuta le balle (oppps …).
Besos, RLJ
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Ott 18

taglio di cielo

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